SCUOLA DI TIRO CON L'ARCO
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Coppa Italia Centri Giovanili - Gerenzano (VA) dal 9 al 10 dicembre 2017
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Campionati del Mondo Rosario Argentina
Lovo Vozza Fabrizi
TIRO CON L’ARCO
Campionati del Mondo di Rosario (Argentina)
L’azzurro che fa più strada ai Campionati del Mondo di Tiro con l’Arco svoltisi a Rosario (Argentina) è Antonio Vozza, il portacolori dell’Asd Arcieri Campani di Capua.
Dopo una buona fase di qualifica, Antonio viene sconfitto agli ottavi di finale dall’arciere coreano Yen-Yu-Li dopo aver battuto lo spagnolo Goken Sola, il moldavo Alexei Trosteanet e il russo Stanislav Cheremiskin.
Nella prova a squadra, il team azzurro composto da Vozza, Lovo e Fabrizi, conquista il quarto posto mancando il podio per una manciata di punti, battendo prima il Brasile e poi i fortissimi Coreani, ma arrendendosi poi agli USA.
Nel mixed team (miglior allievo e miglior allieva), Antonio fa coppia con Aiko Rolando battendo la Gran Bretagna e perdendo poi contro la temutissima Corea, piazzandosi al settimo posto.
Il 6 Ottobre il Mondiale lascia spazio alla qualificazione ai prossimi Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires del 2018 e l’Italia, al termine di un lungo e difficile torneo, riesce a conquistare un pass al maschile per l’agognato evento.
L’allievo di Anna Borrozzino ottiene tre piazzamenti di buon livello che consolidano il posto in Nazionale di Antonio Vozza, molto apprezzato anche dal Commissario Tecnico Stefano Carrer .
Ma chi è Antonio Vozza?
E’ un ragazzo di 15 anni che abita a Caserta nella frazione di San Clemente e frequenta l’Istituto Alberghiero Galileo Ferraris di Caserta. Ha iniziato a tirare con l’arco giovanissimo, aveva soli sei anni ma era innamorato di questo sport e da subito ha mostrato doti eccezionali. Seguito costantemente dal suo istruttore, vanta un palmares di tutto rispetto a livello regionale, nazionale e internazionale.
Grande entusiasmo nell’associazione, presieduta da Antonio Di Benedetto per questi risultati, che sottolinea: “Sono questi i risultati che ci gratificano e ci spronano ad andare avanti nel promuovere questa disciplina sportiva, nonostante il nostro campione non abbia la possibilità di allenarsi al meglio per la mancanza di strutture”.
Antonio Di Benedetto
